Circe brutta storia l'adolescenza

Una nuova metamorfosi rappresenta l’anello di congiunzione con i precedenti due volumi della trilogia e, al tempo stesso, l’apertura di una storia autonoma che trasporta il lettore nell’universo adolescenziale.

Circe, diciassettenne consapevole della duplicità umana, appare a tratti spiccatamente emotiva, come è tipico nella sua fascia d’età, ma anche forte e determinata. Grazie alla sua estrema sensibilità, porge al lettore un mondo ricco di colori e sfumature, ma anche di riflessioni e ironia. Altrettanto variegati appaiono i personaggi che le stanno intorno, dai genitori all’adorato fratello Angelico, dal centenario giardiniere Misio, riparatore dei guasti alla natura, al ragazzo con la canna da pesca e a quello somigliante a un ramarro. Di tutto rispetto anche due signori collaterali alla vita di Circe ma non per questo meno significativi, anch’essi campioni di originalità: il dottor Canini e il dottor Di Garbo. Figure dai tratti decisi e inconfondibili.

Il rapporto con la natura costituisce il punto cardine di una storia che si colloca fra realtà e favola, o ancora meglio, che racconta la realtà servendosi della favola. Che alleggerisce gli aspetti dolorosi dell’esistenza accostandoli ad un delicato sarcasmo.

Un racconto versatile, una fiaba senza età, che dà diletto e fornisce chiavi di lettura sulla natura umana e sulle relazioni, sulla conoscenza e il rispetto per l’ambiente che ci circonda, e che si presta anche ad un uso didattico laboratoriale.