Balzano Editore
Avìa na matri
Avìa na matri
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In questa silloge intensa e commossa, José Russotti scava nella terra madre della propria memoria per riportare alla luce il volto amato e controverso della madre.
Scritta in dialetto malvagnese e accompagnata dalla traduzione italiana, “Avia na matri” è un'opera che affonda le sue radici nel suono e nel ritmo di una lingua che sa di casa, di pianto, di silenzio, di veglia.
I testi restituiscono il dolore della separazione, le incomprensioni mai del tutto sanate, il tempo che non consola. Ma nella crepa della distanza, il poeta lascia filtrare la luce fragile di una riconciliazione possibile.
È un canto funebre e insieme un gesto d'amore. Una nénia, di tutti e per tutti, che attraversa lo spazio e il tempo per dare voce a ciò che non si è detto, per accarezzare ancora una volta quel volto, ormai assente, con parole finalmente nude e vere.
La nota dell'autore, che chiude il volume, è un ponte necessario tra il vissuto e la scrittura, tra l'uomo e il figlio che prova, attraverso la poesia, a chiudere un cerchio.
Avia na matri è più di una raccolta poetica: è un rito intimo di commiato, un gesto di resistenza affettiva, un atto di memoria che sa trasformare il dolore in bellezza.
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